Robur, una lunga e interminabile notte

Dal notaio Mandarini in riunione fino a notte fonda Ponte, Durio e Valentini. La trattativa per la società tra polizia e le urla dei tifosi

SIENA — Il patron del Siena Ponte si era finalmente presentato per la firma finale dal notaio Mandarini, in pieno centro a Siena. Dopo l'ok all'accordo, dato dallo stesso Ponte nella mattinata di ieri telefonicamente, l'atto conclusivo del passaggio societario doveva essere solo una formalità.

Così non è stato, perché verso la mezzanotte Ponte era uscito dallo studio notarile senza aver firmato. I tifosi, che lo piantonavano dal pomeriggio, lo hanno "costretto" a risalire e a portare a termine la trattativa insieme al sindaco Valentini e Anna Durio.

E' andata avanti fino all'alba di questa mattina, quando la signora Durio, uscendo dal notaio, ha detto: "Abbiamo raggiunto un accordo con Antonio Ponte per ottenere la procura che le consentirà nei prossimi cinque giorni di poter tesserare staff e giocatori. Questo accordo consentirà, insieme ad altri adempimenti presi in carico dalla signora Durio, di far disputare regolarmente il turno di Coppa Italia che si disputerà domenica 31 luglio contro il Messina".

Una soluzione temporanea, dunque, che non sigilla completamente il passaggio della società.

Necessario anche l'intervento della polizia per placare l'ira dei tifosi, invitati poi a lasciare libero il campo, dalla stessa Anna Durio.

Solamente intorno alle 3,30 della mattina è uscito anche il sindaco Valentini che ha rilasciato ai giornalisti alcune dichiarazioni: “Ci sentiamo ingannati – ha detto Bruno Valentini di fronte ad una trattativa che era stata data per chiusa la mattina ed è stata riaperta da Ponte nel pomeriggio – ma c’è qualcuno che risponde solo al dio denaro, mentre città e tifosi rispondono solo all’amore e alla passione. Purtroppo qualcuno sta cercando di mettersi in tasca qualche soldo in più e fa di tutto per questo”.

La "telenovela estiva" del calcio senese adesso passa nelle mani dei legali.

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