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Attualità mercoledì 02 dicembre 2015 ore 17:55

L'eccellenza dell'ematologia senese su Rai Uno

Giovedì 3 dicembre, a partire dalle 8.35 nel corso del programma Unomattina, sarà intervistata la professoressa Monica Bocchia, direttore del reparto



SIENA — Monica Bocchia parlerà dei tumori del sangue particolarmente gravi: leucemie acute e croniche, linfomi e mieloma

“Per molte malattie ematologiche – ha spiegato Bocchia – siamo in grado di cucire addosso al paziente la terapia giusta e ciò è merito della cosiddetta medicina di precisione. La ricerca ha permesso di studiare in modo molto approfondito la cellula del sangue che si ammala scoprendo, in molti casi, il meccanismo preciso per cui si trasforma e diventa maligna. Le terapie intelligenti, alla base dell’ematologia di precisione, colpiscono solo le cellule malate, come una chiave che entra solo ed esclusivamente nella serratura per cui è stata disegnata”. 

L’esempio più eclatante di questo tipo di farmaci, e anche il primo scoperto, è un farmaco che si usa nella leucemia mieloide cronica, una leucemia che fino a 15 anni fa si curava solo con trapianto di midollo e che ora si può curare in oltre il 90% dei pazienti solo con una farmaco per bocca. Negli ultimi 5 anni si sono infatti sviluppati farmaci simili anche per i linfomi, il mieloma e, in misura minore, anche per le leucemie acute. 

“In altre neoplasie ematologiche – prosegue Bocchia - attraverso la ricerca abbiamo identificato sulla superficie della cellula malata, un marcatore specifico, che può essere il bersaglio per esempio di un farmaco biologico. In pratica, il farmaco biologico, disegnato appunto per riconoscere il bersaglio, viene caricato di una piccola quantità di chemioterapia e, una volta raggiunto il bersaglio sulla cellula, entra in essa facendo penetrare anche la chemioterapia. In questo modo la cellula tumorale, e solo quella, viene eliminata”. 

"Fondamentale da sempre il supporto di SienAil. L’AIL – conclude Bocchia - promuove finanziamenti per i progetti di ricerca, finanzia borse di studio per dottorandi e ricercatori e, a Siena, ha fornito anche gli arredi per i laboratori, oltre che strumentazioni sofisticate utili alla ricerca ma anche alla diagnostica. Ringraziamo quindi l’associazione e tutte le persone che, con il loro contributo, aiutano SienAil nella ricerca”.


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